Page 135 - La_mia_parte
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Lunedì 6 febbraio 2023, mattino, prestissimo, ore 04
circa. Squilla il cellulare. Salto dal letto. Sullo schermo
leggo con gli occhi ancora appiccicati “Prefettura di
Ascoli Piceno”. Per chiamarmi a quest’ora la Prefettura,
penso, è iniziata la fine del mondo. Rispondo.
Il funzionario mi informa: «Sindaco, c’è stato un gravissimo
terremoto in Turchia, è stata diramata un’allerta
maremoto sulle coste italiane». Chiedo dettagli e lo saluto,
dicendo che mi sarei attivato subito per convocare il COC
– Centro Operativo Comunale, la struttura che in casi
simili collabora con il Sindaco per gestire le emergenze.
Ora, non voglio fare vittimismi, ma dovete sapere (per
chi non se ne sia reso conto) che in questi due mandati
ho dovuto gestire una vasta gamma di emergenze, che
si sono curiosamente concentrate in appena dieci anni.
Qualcuno mi dice «è una coincidenza», ma la definizione
più appropriata continuo a credere sia quella di “sfiga”:
un fulmine colpisce una casa del centro; la grandine
bombarda Grottammare, rinomata località di mare e sole,
a luglio; il ponte sul Tesino deve essere chiuso per verifiche
strutturali; un sisma spaventoso colpisce il centro Italia;
manca l’acqua, a causa di una crisi idrica strutturale nel
Piceno; in Cina un virus poco conosciuto salta da un
pipistrello ad un altro essere vivente non ancora
identificato, che a sua volta lo trasmette all’uomo e
dà inizio ad una pandemia mondiale senza precedenti;
la Russia ammassa 160.000 soldati al confine e invade
l’Ucraina, provocando la fuga di migliaia di sfollati.
E poi i cinghiali, i lupi, i cantieri sull’autostrada, la crisi
energetica… insomma, veramente un bel casino.
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