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“Non giochiamoci l’acqua”, “Apidissimevolmente”, sono tante, non
possiamo ricordarle tutte – sono nate o sono state confermate
in questi anni proprio per sensibilizzare la cittadinanza,
soprattutto le giovani generazioni, sulla necessità di adottare
comportamenti più consapevoli e rispettosi nei confronti
dell’ambiente che ci circonda.
A due progetti sono particolarmente legato, nati entrambi
con la finalità di ridurre il consumo delle risorse a monte e
di riutilizzare il più possibile quei materiali che potrebbero
avere una seconda vita. Oltre al riciclo, la riduzione degli
sprechi e il riuso sono, infatti, due strategie fondamentali per
diminuire drasticamente la quantità di rifiuti conferiti nelle
discariche e i relativi costi. Il primo dei due è il progetto
“ABC-Ambiente Bene Comune” di Grottammare, nato nel
2019 in collaborazione con l’associazione “Marche Rifiuti
Zero” e con il battesimo di Rossano Ercolini (presidente di
“Zero Waste Europe” e vincitore del “Goldman Environmental
Prize 2013), per promuovere comportamenti virtuosi nelle
attività e nei pubblici esercizi cittadini. Sono 66 le realtà
commerciali e produttive che hanno aderito fino ad oggi.
Il secondo è l’attivazione del Ri-hub “Civico Verde” di
“ECCO” (che sta per “Economie Circolari di Comunità”),
un progetto promosso da “Legambiente” e finanziato dal
Ministero del Lavoro per sviluppare filiere ecosostenibili,
ridurre i rifiuti, incentivare il riuso e favorire lo sviluppo di
nuove competenze. Sono 13 i Ri-Hub di ECCO diffusi nelle
regioni italiane; nel nostro “Civico verde”, inaugurato il 7
settembre del 2020 (con le mascherine ancora addosso), sono
operativi laboratori di “eco-sartoria”, attività di produzione
di saponi attraverso il recupero di olii esausti e, più in generale,
attività di artigianato per la riparazione e il recupero di beni.

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