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Di gran lunga i più complessi, difficili e sfortunati lavori
di questi dieci anni sono stati indubbiamente quelli
che hanno interessato il plesso “Giuseppe Speranza”,
per adeguare sismicamente il nostro più antico edificio
scolastico cittadino (risalente al 1912), attraverso la
sostituzione del vecchio tetto in cemento armato con
un nuovo e più leggero tetto in legno. L’entusiasmo
che mi aveva riempito il cuore per aver ottenuto dal
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
il finanziamento di oltre 1.000.000 €, necessario per
realizzare l’opera, si è liquefatto negli anni a causa dei
problemi e dei ritardi che il cantiere ha dovuto affrontare.
Durante la sua complessa gestazione è stato necessario
reperire locali idonei per consentire alle classi di poter
continuare a svolgere le lezioni con serenità.
Qualcuno ricorderà che, non essendo sufficienti i locali
della Biblioteca comunale “Mario Rivosecchi”, decisi
di lasciare il mio ufficio, affinché potesse ospitare una
classe della scuola. È proprio vero che non tutti i mali
vengono per nuocere: a posteriori ricordo quei giorni
di settembre 2017 con grande emozione e ancora
mi sorprendo per il valore simbolico di quel momento,
quando gli studenti e i professori hanno riempito di
sapere e conoscenza la stanza del Sindaco, solitamente
piena di problemi e di difficoltà. Per fortuna, il 13 marzo
2022 abbiamo festeggiato la fine dei lavori, con una
inaugurazione che ha restituito agli studenti tutto
l’ultimo piano, con cinque nuove aule, una stanza
per attività fisica e incontri completamente rinnovata
e nuovi locali a servizio della scuola. Oltre, ovviamente,
ad un nuovo e tribolatissimo tetto in legno…
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