Per collegarsi al mondo e partecipare 2013

2. Un nuovo modello di Partecipazione, una grande responsabilità.
La Partecipazione a Grottammare è diventata maggiorenne. Dal 1994, infatti, la condivisione delle scelte strategiche della Città è la rotta attraverso la quale il Movimento Solidarietà e Partecipazione amministra il territorio. Il primo passo di questo cammino è stato il Bilancio Partecipativo e da quel momento, grazie a sistematiche assemblee e ad una significativa azione da parte dei Comitati di Quartiere, i cittadini hanno avuto la possibilità di essere coinvolti attivamente nelle decisioni riguardanti la distribuzione delle risorse comunali.

I risultati raggiunti fino ad ora
Molti sono stati i risultati raggiunti grazie al Bilancio Partecipativo, come ad esempio una maggiore trasparenza e una rinnovata legittimità politica. Tuttavia, uno dei vantaggi più importanti è stato senza dubbio quello di dimostrare che non c’erano luoghi dell’azione amministrativa transennati al coinvolgimento dei cittadini. Da questa piccola consapevolezza, affatto scontata, è iniziato un cammino che ha portato i cittadini di Grottammare ad essere protagonisti in tutte le scelte strategiche della Città.
La ridefinizione del Piano Regolatore Generale, la realizzazione di Piazza Kursaal e Piazza San Pio, la riqualificazione di parco I Maggio, il rifacimento del tratto di lungomare che va dal Tesino a Via Ballestra, sono solo alcuni esempi di come sia stato possibile rendere protagonisti i cittadini anche nelle scelte riguardanti la progettazione delle opere pubbliche più importanti e nella pianificazione territoriale.
Non da ultimo la Partecipazione è stata determinante anche per la realizzazione della Grande Opera architettonica; gli incontri civici promossi dall’amministrazione hanno permesso di stabilire se farla, dove farla e cosa dovesse essere. Nasce così, tra la gente, A.N.I.M.A.
Questo approccio amministrativo ha suscitato un grande interesse, che ha portato Grottammare al centro di un dibattito internazionale. Numerosi sono state le tesi sul modello partecipativo di Grottammare e numerosissimi gli inviti a convegni e dibattiti sul tema, in cui rappresentanti del Comune sono stati invitati a portare la propria testimonianza. Il tutto è stato certificato dall’inserimento di Grottammare nelle pubblicazioni tematiche più importanti, che l’hanno definita come una best practice europea, nonché la più antica esperienza di Bilancio Partecipativo del Vecchio Continente. Inoltre, grazie a finanziamenti europei, l’esperienza di Grottammare è stata illustrata, studiata e infine replicata anche in diversi municipi Sudamericani. Una responsabilità, dunque, non indifferente, soprattutto in un momento in cui anche le grandi capitali hanno iniziato ad implementare percorsi partecipativi a vari livelli.
Anche per questo motivo Solidarietà e Partecipazione vuole continuare sulla strada del coinvolgimento dei cittadini. Dal Bilancio Partecipativo ad un sistema di democrazia partecipativo diffuso: è questa la scommessa che si sta compiendo e che la nuova amministrazione si impegnerà a completare, rafforzando quello che è stato fatto fino a questo momento e lanciando un ponte per il futuro.

Dal Bilancio Partecipativo alla Democrazia Partecipativa
L’impegno è, dunque, quello di inaugurare un nuovo periodo della Partecipazione, capace di andare incontro alle nuove sfide che si trova a vivere la comunità di Grottammare.
Abbiamo già avuto modo di illustrare i benefici che le nuove tecnologie potranno offrire in termini di trasparenza e partecipazione ai meccanismi decisionali dell’Ente, ma la nostra sfida non si limita a questo. Intendiamo, infatti, attivare iniziative di riflessione e proposta che consolidino l’esperienza partecipativa grottammarese, fissando in maniera non definitiva ma sempre in divenire i principi ispiratori, producendo incontri e strumenti che permettano di promuovere sempre di più verso l’esterno le buone pratiche che noi sperimentiamo da molti anni e che hanno prodotto per la nostra Città risultati invidiabili.
Istituiremo, pertanto, la “Settimana della Partecipazione”, con iniziative sul tema, convegni e assemblee tematiche. Questa iniziativa ha il duplice scopo di sensibilizzare la cittadinanza e allo stesso tempo farla decidere su temi importanti per la città.
Intendiamo attivare, poi, un tavolo con cittadini, associazioni, Comitati di Quartiere e operatori turistici per effettuare un’ opera di rinnovamento dei percorsi partecipativi e decidere insieme su quali direttrici esso debba avvenire. In linea con quello che sta succedendo in ambito nazionale ed internazionale si troveranno nuove strategie capaci di dare una maggiore centralità ai cittadini nelle scelte più importanti che la città si troverà ad affrontare. Esso potrà rappresentare uno strumento di garanzia dei processi partecipativi, controllandone il corretto svolgimento.
Crediamo, inoltre, che sia giunto il momento di redigere una “Carta di intenti sulla Partecipazione”, con il compito di stabilire le linee guida essenziali a cui si devono attenere gli amministratori e i cittadini. Lo scopo è quello di formalizzare in un patto scritto, rinnovabile di anno in anno, le regole fondamentali dei processi partecipativi, senza tuttavia imbrigliare in norme troppo rigide un processo che deve restare flessibile, capace di adattarsi al mutamento della situazione economica, sociale e culturale del territorio che lo realizza. Questo ovviamente sarà il frutto di un lavoro congiunto di amministratori e cittadini di Grottammare.
Saranno creati percorsi partecipativi ad hoc per i più giovani e per gli immigrati, per incrementare il loro coinvolgimento nella gestione della città.
Tenteremo, infine, di reperire le risorse necessarie per la pubblicazione di una rivista annuale, in formato cartaceo ed e-book sulla Partecipazione, affinché sia ribadita all’esterno la centralità dell’esperienza grottammarese nel dibattito mondiale. Un segnale molto forte, per sottolineare che la nostra Città è un laboratorio permanente di idee e buone pratiche amministrative.