La città sicura

La città che vogliamo non ha paura, non si lascia irretire dal panico, reagisce con spirito critico all’eccesso di cattive notizie che possono talvolta costruire un’immagine distorta della realtà. Eppure essa è al contempo una città previdente, che si organizza sia per realizzare progetti che consentano alle forze dell’ordine di proteggerci meglio, sia per essere pronta a reagire nelle situazioni di emergenza, avendo messo a disposizione dei cittadini le informazioni necessarie per garantire la sicurezza e la pubblica incolumità. Una città sicura, infine, è una città nella quale sia possibile circolare su strade – nei limiti del possibile – ben tenute, illuminate e controllate. Il mondo, oggi, è più complesso: scosso dalle tensioni generate da profonde disuguaglianze sociali e territoriali, esso assiste al rischio di una maggiore debolezza dello Stato, provocata dalle politiche di austerità e di tagli alla spesa. Dobbiamo reagire a questa situazione investendo non solo sul controllo del territorio, ma soprattutto sulle persone: formando i cittadini, qualificando il personale addetto alla sicurezza, costruendo reti di associazioni che integrino il sistema comunale di protezione civile.

Più sicuri sulle strade

  • Sostituire l’illuminazione stradale con luci led, nei tratti a maggiore percorrenza (Lungomare sud, Starda statale 16, Valtesino, Bore Tesino, via della Pace) e nelle vie che sono state oggetto con maggiore frequenza di reati predatori (ad esempio via Cilea).
  • Destinare maggiori risorse alla corretta manutenzione della segnaletica orizzontale e verticale, inserendo laddove necessario attraversamenti pedonali rialzati e segnalatori lampeggianti.
  • Aumentare il controllo delle principali arterie stradali della città.

Un patto per la sicurezza

  • Sottoscrivere il “Patto per la Sicurezza”, un accordo stipulato tra Enti locali e Stato che consente il coordinamento tra più livelli di governo per la realizzazione di interventi che rendano effettivo il diritto alla sicurezza dei cittadini.
  • Pianificare e realizzare il primo stralcio della rete di video sorveglianza comunale in collegamento con le altre cittadine della riviera.
  • Potenziare la Polizia municipale, aumentando il numero delle unità a tempo determinato e indeterminato, se consentito dai limiti assunzionali e dalle risorse disponibili.
  • Prevenire e contrastare l’abusivismo commerciale.
  • Individuare un’area sul territorio da adibire all’atterraggio di Elisoccorso o mezzi di intervento della forza pubblica.

Più informati, più sicuri, insieme

  • Favorire l’impegno di associazioni di volontariato che – sul modello ad esempio dell’associazione “Occhio amico” – siano presenti sulle strade della città, segnalando alle forze dell’ordine eventuali situazioni di pericolo.
  • Sostenere il Gruppo comunale di Protezione civile, promuovendone la conoscenza (soprattutto nelle scuole) e favorendo l’adesione di nuovi volontari.
  • Ideare, pubblicare e distribuire materiale informativo che istruisca i cittadini grottammaresi sui comportamenti da adottare in caso di emergenza, nonché sulle buone pratiche e sulle strategie utili per proteggere e difendere se stessi, i propri cari e i propri beni.

Scarica il PDF di Orizzonte Comune, il programma di Solidarietà e Partecipazione e Città in Movimento – Enrico Piergallini Sindaco