Page 108 - La_mia_parte
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Il comune di Grottammare, lo sanno tutti, è stato Per troppi anni si è buttato il bambino con l’acqua
uno dei primi ad adottare il bilancio partecipativo e sporca e si sono scaricati i difetti dei cattivi politici
a parlare di “Partecipazione” quando questo termine sulla Politica in generale, che dovrebbe essere la
non era di moda come oggi. In tanti anni abbiamo disciplina più alta, summa di tutte le altre discipline
ragionato costantemente sul valore di questo concetto che regolano il vivere civile.
fondamentale per la vita di un paese democratico,
adottando volta per volta processi partecipativi che Per partecipare bene occorrono gli strumenti giusti,
fossero autentici, flessibili, capaci di adattarsi ai che non appartengono ad una parte politica
mutamenti della storia e della società, alla rivoluzione piuttosto che ad un’altra; sono strumenti che tutti
della tecnologia e ai cambiamenti imposti alle dovrebbero condividere a partire dalla necessità
dinamiche di governo degli Enti locali. Tra le tante della conoscenza. Per questo, nelle “Giornate
cose che ho imparato in questo lungo percorso, la della Partecipazione” degli ultimi anni, abbiamo
più importante credo sia questa: la “Partecipazione” affiancato al percorso assembleare tra i quartieri
non è un valore assoluto di per sé. Si può partecipare un calendario di appuntamenti di formazione di
male e si può partecipare bene alla vita politica altissimo livello, attraverso incontri con intellettuali
cittadina. Sicuramente, partecipano male tutti coloro del calibro di Luciano Canfora, Luciano Violante,
che credono che basti sfogarsi sopra una tastiera, Gherardo Colombo, la nostra concittadina Michela
una piazza digitale posseduta da qualche Mercuri, Paolo di Giannantonio, Massimo Cacciari,
multimiliardario a capo di una multinazionale che soltanto per ricordare i primi nomi che mi vengono
potrebbe spegnere la nostra identità digitale con un in mente. A tutti loro abbiamo chiesto di riempire
click. Ma partecipano male anche coloro che, spinti di strumenti la nostra cassetta, affinché fossimo
comunque da propositi sinceri e costruttivi, si più preparati e pronti ad esprimere una decisione
avvicinano alla politica credendo che essa non abbia ragionata e consapevole. Abbiamo continuato a
bisogno di conoscenze, di competenze, che non sostenere l’istituzione scolastica nella sua decennale
occorra alcuna cassetta degli attrezzi per poter assumere esperienza del CCR – Consiglio Comunale dei
decisioni che possono influenzare il destino di Ragazzi, perché continuiamo a ritenere questo
migliaia, persino di milioni di persone. Di questa progetto una tappa essenziale per l’educazione
assurda illusione grandissime responsabilità vanno civica dei nostri figli e un’occasione importante
imputate ad un’ampia parte della politica nazionale, per spingere i bambini e gli adolescenti a preferire
con il suo qualunquismo sbandierato e la selezione le esperienze di socialità reale a quelle fittizie indotte
di una classe dirigente non sempre all’altezza. dalle piattaforme virtuali. La vocazione alla
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