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Allora giochiamo con il tempo e per farlo iniziamo        per la nostra memoria, che rischiava di diventare
dagli orologi! Da un orologio in particolare:             invisibile: il Bagno della Regina, una vasca in opus
il dodicesimo orologio costruito nel 1844 da              cementicium di 12 metri di diametro e 3 metri di
Pietro Mei, un genio marchigiano originario di            profondità, risalente al periodo della Roma imperiale.
Montecarotto, molto famoso per i suoi innovativi          I lavori hanno riportato alla luce l’antico manufatto,
orologi a torre. Questo gioiello rischiava di rimanere    creando un piccolo giardino archeologico
muto, soffocato dalla polvere dentro le mura della         romantico e suggestivo, che abbiamo anche usato
torre di Piazza Peretti, se non lo avesse riscoperto,     come teatro per gli spettacoli estivi, immerso nella
attribuito e datato quasi d’istinto un altro geniaccio,   natura. L’inaugurazione del sito, il 14 maggio 2017,
l’ingegnere Oronzo Mauro, direttore scientifico del        è stata anticipata dal convegno dedicato all’imperatore
Museo dell’Orologio di Montefiore dell’Aso (ma,            Adriano nella ricorrenza del 1900esimo anniversario
fidatevi, non basterebbero tre cartelle di scrittura per   dell’ascesa al trono (117-138 d.C.). Fu lui a restaurare
elencarne tutti i titoli e, soprattutto, per raccontarne  l’antico tempio della Dea Cupra, oggi San Martino.
la generosità e l’entusiasmo). Il percorso di restauro,   Senza la famiglia Palmaroli – che ha concesso al
delicato e complesso, è durato due anni, sotto l’egida    Comune l’area in comodato gratuito – e il gruppo
della Soprintendenza delle Marche, rigorosamente          di volontariato culturale “Voler Bene a Grottammare”
curato dalla professoressa Raffaella Marotti della         non avremmo raggiunto questo traguardo.
Università di Urbino, una delle massime esperte           Nei pressi della Chiesa, poi, abbiamo recuperato
di questo settore. Finalmente, il 18 dicembre del         anche la storica Fontana del Latte, inaugurata
2022 abbiamo potuto restituire l’orologio alla            il 2 giugno del 2018. Fino al Secondo dopoguerra
cittadinanza, esponendolo all’interno del Teatro          inoltrato, a questo luogo in bilico tra il sacro e il
dell’Arancio. Anche Grottammare è diventata, così,        magico le partorienti e le puerpere si recavano per
una “Città del Tempo”, insieme ad altre località che      invocare un parto felice, bevendo l’acqua della fonte
sulla storia dell’orologeria marchigiana hanno già        per avere abbondanza di nutrimento nei loro seni
intrapreso un percorso di studio e di approfondimento.    per i nascituri. Una conferma, insieme al culto della
                                                          Dea Cupra e all’affresco della Madonna del Latte
Viaggiamo, dunque, nel tempo e partiamo dalla             custodito nella Chiesa di San Martino, di un
Valtesino, dove la nostra storia più antica è custodita,  profondo, antropologico legame della Valtesino con
dall’area circostante la Chiesa di San Martino.           i riti di fertilità, traduzioni simboliche dell’acqua,
Qui, con poche risorse e molto volontariato,              sorgente di vita, assai abbondante in una zona
abbiamo restituito alla città un luogo fondamentale       intimamente legata ad un fiume.

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