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Uno sforzo costante è stato compiuto per la cura delle quindici anni ha praticamente amputato l’autonomia
essenze del patrimonio arboreo cittadino: una ricchezza degli Enti locali come i Comuni, rendendo quasi
che conta migliaia di esemplari e che richiede ogni impossibile l’assunzione di nuovo personale e così
anno un’attenzione e un impegno che, purtroppo, di fatto proibendo la possibilità di gestire direttamente
non sono mai sufficienti. Per esserne alla altezza, alcuni servizi. Di necessità, virtù: con il supporto della
abbiamo dovuto avvalerci della collaborazione di società Picenambiente abbiamo introdotto un piano
numerose ditte specializzate: esse hanno affiancato nei di decespugliazione che ha diviso la città in sottozone,
lavori il personale comunale, all’interno di una nuova affidandole ad una rete di soggetti che in alcuni mesi
strategia di pianificazione e organizzazione che ha dell’anno – soprattutto quelli primaverili, durante
richiesto un investimento di 255.000 € in dieci anni per i quali la crescita vegetativa è esponenziale – consente
potare e mettere in sicurezza gran parte degli alberi l’intervento di tre squadre di operai esterni, che lavorano in
presenti nel territorio comunale. contemporanea con gli operai comunali. Un investimento
Senza il ricorso a ditte esterne, inoltre, saremmo stati non da poco, quantificabile in circa 100.000 € annuali.
sommersi dalle erbacce! La strategia di potenziare Un cambio di passo è stato necessario anche nella lotta al
le attività di manutenzione quotidiana attraverso punteruolo rosso, il terribile coleottero che ha sterminato
personale privato, che affiancasse quello pubblico, centinaia di palme della Riviera: dal 2014 abbiamo
è stata essenziale anche per gli interventi di finanziato un progetto di cura preventiva delle Phoenix
decespugliazione delle strade e dei parchi cittadini. canariensis del nostro lungomare, distribuito nel corso
Una scelta obbligata, poiché con la scusa di “ottimizzare” dell’anno, che ha sensibilmente ridotto i casi di infestazione,
la spesa pubblica, lo Stato centrale in questi ultimi passati da 44 del 2013 a 5 del 2022; circa 20.000 € annuali,
in parte rimborsati dall’Assam Marche per intervenire
su 270 esemplari, sia attraverso i tradizionali trattamenti
di aspersione delle chiome delle palme, sia attraverso
nuovi metodi sperimentali di endoterapia. Parallelamente,
abbiamo affrontato la necessità di piantare nuove essenze
per rinfoltire il nostro lungomare e le altre aree colpite
dal punteruolo. Un progetto che ha visto la messa a dimora
in dieci anni di 168 nuove palme, privilegiando le
specie Dactylifera e Washingtonia – più resistenti al
coleottero – per un investimento complessivo di 68.000 €.
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