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Recuperiamo il passato per affrontare il futuro Come Amministrazione abbiamo agito da
anche attraverso la riscoperta, la tutela e la mediatori, creando sinergie tra enti pubblici
valorizzazione dei prodotti della nostra terra: e nuove alleanze tra privati, innanzitutto con
le eccellenze dell’agrumicoltura e del i proprietari di antichi giardini d’agrumi, luoghi
florovivaismo, attività che grazie ad una da tutelare, sia per conservare la memoria di
tradizione ormai secolare e al sudore di tante un passato fecondo – che fino ai primi del
generazioni hanno reso Grottammare uno dei Novecento ha scritto la storia dell’economia
distretti più noti al mondo. Anche in questo locale – sia per riscoprire le pregiate architetture
progetto la storia si intreccia con il rispetto per che li custodiscono. Uno sforzo che ha dato
l’ambiente, con la creazione di posti di lavoro i suoi frutti: alla fine del 2016 l’ASSAM-Agenzia
e con la prospettiva di un progresso sostenibile. per i Servizi nel Settore Agroalimentare delle
Marche ha inserito nel Repertorio regionale
delle biodiversità l’Arancio Biondo del Piceno,
insieme ad altre tre varietà di agrumi (Arancio
Biondo tardivo del Piceno, Arancio Sanguinello del
Piceno e Limone Pane del Piceno), riconoscendo
il valore di una coltivazione attestata sin dal XIV
secolo in un’area estesa da San Benedetto del Tronto
fino a Torre di Palme, di cui Grottammare è stato
fulcro e centro principale di produzione.
Il convegno “Giardini d’agrumi sull’Adriatico.
Prospettive di recupero e valorizzazione”, che
si è tenuto nel mese di ottobre 2016 al Teatro
dell’Arancio (e non poteva essere altrimenti),
ha senz’altro dato impulso alla riscoperta e alla
valorizzazione di questa parte importante della
nostra storia, esposta con dovizia di particolari
e un’ampia documentazione nel volume Giardini
d'aranci sull'Adriatico. L'agrumicoltura nelle Marche:
aspetti colturali e artistici di Aurelio Manzi e
Germano Vitelli.
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