Urbanistica, Ambiente e Lavori Pubblici
1. Dal Globale al Locale, dal Territorio al Mondo
Le Città vivono nel mondo e non possono dimenticarsi di esso. Anche il borgo più piccolo e isolato è collegato al resto del pianeta attraverso una fitta rete di relazioni che portano le due dimensioni – la micro e la macro, quella globale e quella locale – a contagiarsi reciprocamente. Le scelte compiute a livello planetario, insomma, influenzeranno in maniera profonda la vita delle singole Città, così come le buone pratiche a livello locale potranno in futuro condizionare in maniera profonda – nel bene o nel male – la salute del pianeta, la sua bellezza e la sua vivibilità.
«La sfida – è scritto nel recente Disegno di Legge “Per la Bellezza” proposto da Legambiente – è promuovere un modello di sviluppo nuovo, alternativo a quello fondato sulla crescita edilizia che ha distrutto la bellezza naturale e non ne ha sostanzialmente prodotta». Si deve pertanto «guardare in un’altra direzione per innescare nel territorio processi di trasformazione che puntino a rendere più belle, moderne e vivibili le città italiane, a migliorare la qualità della convivenza, del benessere individuale e collettivo e anche a muovere creatività, vitalità e diversità».
Parole sacrosante, attraverso le quali si intende molto chiaramente come la difesa del territorio e dell’ambiente, il rispetto delle tradizioni e della storia che ha modellato il paesaggio, la salvaguardia dei beni comuni come l’acqua, la sostenibilità delle risorse energetiche, la necessità infine di un nuovo modello culturale meno individualista e più altruista, aperto alla comprensione e all’accoglienza dei più deboli, dei meno fortunati e di coloro che verranno dopo di noi siano questioni globali connesse tra loro, che investono i nostri territori, riguardano ciascuno di noi e devono essere affrontate dalle singole comunità locali, attraverso una pianificazione urbanistica nuova e responsabile.
La nostra Città, grazie all’impegno delle precedenti amministrazioni di Solidarietà e Partecipazione, ha intrapreso da anni questa strada, divenendo un presidio riconosciuto a livello ragionale del “progresso sostenibile locale” attraverso l’adozione di un Piano Regolatore Generale molto innovativo, la cui capacità di governo è stata dimostrata non solo dal miglioramento e dal rinnovamento di ampie zone del territorio urbano, ma soprattutto dalla sua attualità: a distanza di 15 anni dalla sua adozione, il nostro PRG è ancora molto funzionale e sufficientemente flessibile per adattarsi ad affrontare le sfide che ci attendono nei prossimi anni e che riguarderanno principalmente la salvaguardia del Paesaggio, inteso – in linea con la “Convezione Europea del Paesaggio” – come oggetto culturale, processo culturale, territorio ideale e materiale della riconoscibilità collettiva, regione vitale e abitabile, valore condiviso e partecipato, dunque Bene Comune da rispettare e difendere.
Ripartiremo, dunque, dagli ottimi risultati del nostro Piano Regolatore, confermando i pilastri del suo impianto, aggiornandolo al contempo affinché possa essere attraversato dalle questioni più urgenti del presente: come risolvere l’emergenza abitativa? come uscire dalla crisi economica? come arrestare il consumo delle risorse energetiche e idriche? come salvaguardare la bellezza e la storia del territorio senza frenare la crescita? A tutte queste domande intendiamo rispondere attraverso una pianificazione urbana che si articoli nei seguenti progetti.