Carta dei principi 2013

Solidarietà e Partecipazione è un movimento politico che unisce cittadini di Grottammare che si riconoscono nella Carta dei Principi, delle Regole e degli Intenti che presentiamo di seguito.

Solidarietà e Partecipazione - Grottammare

Carta dei principi, delle regole e degli intenti

La carta dei principi, delle regole e degli intenti del movimento di Solidarietà e Partecipazione è stata redatta e sottoscritta per la prima volta nel 2003, lievemente aggiornata nel 2008. A distanza di dieci anni dalla prima redazione questo fondamentale documento mantiene inalterate la forza programmatica, la capacità di interpretare il presente e la viva attualità del progetto politico proposto, che ha dimostrato la sua efficacia alla prova dei fatti.

In vista delle prossime consultazioni elettorali, la Carta viene riproposta con l’aggiunta di un nuovo articolo, necessario per adattare il documento alle possibilità e alle esigenze del nuovo sistema elettorale che Grottammare adotterà per la prima volta nel 2013: un sistema a doppio turno come previsto per i Comuni che abbiano superato i quindicimila abitanti.

Ancora oggi, tuttavia, questo documento non rimane rinchiuso in un limitato recinto ma continua ad inquadrare l’esperienza locale all’interno di un movimento più ampio e variegato, che si propone come proprio orizzonte generale un diverso modello di sviluppo, di relazioni tra i popoli, di rispetto per i diritti di tutti gli esseri viventi e dell’ambiente che li ospita.

Va sottolineato, inoltre, che la Carta contiene al suo interno quei principi di partecipazione democratica, di apertura e di confronto con tutti i cittadini, che rappresentano la migliore, e forse unica, risposta possibile alla ventata di “antipolitica” che caratterizza l’attuale fase politica italiana.

Preambolo

Da diciannove anni Grottammare è governata da un insieme di soggetti aggregatisi in un movimento denominato Solidarietà e Partecipazione.
Tra i protagonisti di questo percorso vi sono aderenti a partiti, ma anche molte persone non iscritte, alcune con alle spalle varie e diverse esperienze politiche o associative, altre senza alcuna precedente militanza.
Questa aggregazione, grazie ad un largo e crescente consenso dei cittadini, ha sviluppato un’importante esperienza di governo democratico del paese che ha prodotto un notevole progresso sociale.
Un progresso, in ogni ambito della realtà locale che, seppur non indenne (come qualsiasi attività umana) da possibili osservazioni critiche e suscettibile di ulteriori miglioramenti, è senza dubbio riconosciuto dalla quasi totalità dei cittadini e dalle realtà politiche ed istituzionali locali, regionali e nazionali.
I risultati conseguiti sono tali da rappresentare, per alcuni aspetti, un modello dinamico a cui molti guardano con attenzione per coglierne e, se possibile, mutuarne gli elementi di originalità. La validità del progetto è stata confermata dalla sua capacità di garantire alla città una invidiabile stabilità politica e di produrre costanti miglioramenti indipendentemente dai soggetti che nel corso degli anni lo hanno animato.
Tra gli elementi principali che hanno sino ad oggi caratterizzato tale esperienza amministrativa vi sono senza dubbio:

  • lo sforzo di coinvolgere direttamente il maggior numero di cittadini nelle decisioni di governo del territorio e delle risorse economiche;
  • la costante tensione verso azioni di pace, accoglienza, solidarietà e cooperazione internazionale, volte alla costruzione dal basso di nuove relazioni tra i popoli e le diverse culture, basate sull’affermazione dei diritti umani per tutti;
  • il poderoso e creativo impegno ad attuare politiche sociali volte all’inclusione di tutti i cittadini, con particolare riguardo per le fasce più “deboli” della popolazione, all’interno di un ampio sistema di garanzie e di tutele; un impegno che ha determinato un notevolissimo incremento della quota di risorse destinate alla spesa sociale;
  • la notevole attenzione per un uso del territorio rispettoso del suo valore ambientale e paesaggistico, che ha consentito di produrre un Piano Regolatore Generale dai contenuti e dalla struttura innovativi, teso al contenimento del consumo del territorio e all’equità sociale ed economica; l’attuazione del piano ha permesso a Grottammare di dotarsi di infrastrutture essenziali per la crescita culturale, sportiva e civile dei cittadini
  • la grande e costante cura delle risorse naturali, degli spazi pubblici e del patrimonio collettivo a partire da quello storico, attraverso numerosissimi interventi volti all’incremento, alla riqualificazione, al recupero degli stessi, nonché un’efficace riorganizzazione dei servizi comunali preposti alla loro gestione e manutenzione;
  • l’attuazione di una politica tributaria e finanziaria redistributiva perseguita attraverso la progressività del prelievo, l’equità fiscale, il recupero dell’evasione, la salvaguardia delle fasce più deboli, nel quadro di una gestione delle risorse economiche attenta ed efficiente. Tale gestione è riuscita a mantenere pressoché inalterate le aliquote e quindi ad evitare un eccessivo incremento della pressione fiscale sui cittadini;
  • l’efficace azione volta a costruire una proposta turistica basata sulle risorse naturali, storiche, culturali del territorio, finalizzata a offrire un’alta “qualità della vita”. Un’azione che, ottenendo prestigiosi riconoscimenti a livello nazionale, ha restituito l’antica capacità attrattiva alla nostra località. Una riqualificazione dell’immagine complessiva che ha fatto raggiungere ambiziosi obiettivi in termini di incremento delle presenze turistiche e determinato rilevanti ricadute sull’economia locale, con i conseguenti investimenti nel rinnovo delle strutture ricettive.

Principi, regole ed intenti

  1. Solidarietà e Partecipazione è un movimento di trasformazione della realtà locale.
  2. Il suo fine è quello di governare democraticamente Grottammare per costruire una città più giusta e vivibile per le famiglie, i giovani e gli anziani: una comunità, un territorio ove l’uso delle risorse naturali ed economiche sia fondato sul principio di solidarietà ed i processi decisionali siano basati sulla partecipazione diretta dei cittadini.
  3. Il suo percorso di trasformazione può essere inquadrato all’interno del grande, articolato e variegato movimento che a livello mondiale tende ad affermare che “un altro mondo è possibile”; un mondo senza guerre e liberismo selvaggio, ove al centro non siano le leggi competitive del mercato ma i diritti umani per tutti, la democrazia ed il rispetto per l’ambiente e le future generazioni.
  4. Ad esso aderiscono, in condizioni di assoluta parità, donne ed uomini, ragazze e ragazzi, che ne condividono i principi e gli intenti.
  5. Solidarietà e Partecipazione non si pone in alternativa alle aggregazioni partitiche o associative nazionali e locali, in quanto le stesse sostengono il movimento, attenendosi ai suoi principi e alle sue regole, e lo supportano con il loro contributo ideale e progettuale attraverso il coinvolgimento a pieno titolo dei loro aderenti.
  6. Il programma amministrativo e le candidature della Lista elettorale di Solidarietà e Partecipazione sono discussi ed approvati dall’assemblea del movimento adottando, in caso di necessità, procedure istruttorie che assicurino la fluidità dei processi decisionali.
  7. I rappresentanti di Solidarietà e Partecipazione eletti in Consiglio Comunale si organizzano in un unico gruppo consiliare il cui capogruppo viene indicato dall’assemblea del movimento.
  8. Ogni consigliere comunale, ogni aderente al movimento ed ogni forza politica che lo sostiene gode dell’assoluta libertà di giudizio e di espressione anche in dissenso rispetto alle decisioni assunte dalla maggioranza dell’assemblea, ma ognuno di essi è allo stesso tempo impegnato a profondere il massimo sforzo per il raggiungimento della sintesi collettiva e ad ispirare ai principi di lealtà e coerenza i rapporti interni e le relazioni esterne allo stesso movimento.
  9. Ferme restando le prerogative istituzionali della Giunta e del Consiglio Comunale, la sede decisionale della programmazione amministrativa, per il breve come per il lungo termine, è l’assemblea del movimento, che si svolge, di norma, con cadenza settimanale. La programmazione delle assemblee può articolarsi in sessioni periodiche su temi di maggiore rilievo. Ad essa partecipano i componenti della lista elettorale eletti e non eletti nonché tutti coloro che condividono il presente documento. Sono comunque tenuti a partecipare gli amministratori in carica per consentire a tutti gli aderenti una piena collegialità ed una costante verifica delle decisioni.
  10. Il movimento individua al proprio interno un piccolo nucleo di aderenti al quale vengono attribuite responsabilità organizzative.
  11. Tra gli intenti fondamentali del movimento vi è quello di salvaguardare, consolidare ed ampliare l’esperienza di partecipazione diretta dei cittadini ai processi decisionali che si esercita attraverso la rete dei comitati di quartiere, le procedure del bilancio partecipativo, lo svolgimento di frequenti assemblee di quartiere, di categoria e di settore convocate per discutere su temi specifici. Allo scopo di rendere il metodo partecipativo ancor più accessibile, in particolare ai giovani, verrà istituito un sito internet contenente informazioni riguardo i principali argomenti oggetto di dibattito.
  12. Solidarietà e Partecipazione può decidere di organizzare la propria attività attraverso la creazione di più liste elettorali; tale decisione spetta all’assemblea del movimento. Questa, inoltre, decide eventuali collegamenti con altre liste elettorali che condividano i principi, il metodo e il programma di Solidarietà e Partecipazione. Tale condivisione deve essere formalmente espressa attraverso la sottoscrizione della presente Carta da parte di tutti i candidati e di tutti gli aderenti delle suddette liste. Come i rappresentanti di Solidarietà e Partecipazione eletti in Consiglio comunale, così tutti gli eletti delle liste collegate al movimento si impegnano ad organizzarsi in un unico gruppo consiliare denominato “Movimento Solidarietà e Partecipazione”, il cui capogruppo viene indicato dall’assemblea.