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come la maggior parte dei bilanci dei Comuni italiani – si regge principalmente sulla
contribuzione dei cittadini. Il secondo grafico a torta, invece, si concentra sull’altra faccia della
medaglia, articolando in “fette” il totale delle uscite. Sommando le spese – da considerare
“fisse” – per il personale, le utenze, il carburante, i mutui, le assicurazioni e la gestione rifiuti,
avrete un’idea un po’ più chiara di quanto risicato sia il margine di azione possibile negli altri
settori, tra i quali spiccano comunque quelli dei servizi sociali e dei servizi scolastici (13,4% del
totale) che, coerentemente con i nostri valori politici, abbiamo sempre tutelato in questi anni,
evitando in essi tagli e riduzioni.
Il consolidamento del bilancio all’interno della mutata situazione economica è stato l’obiettivo
principale della gestione contabile durante questi due mandati. Il diagramma relativo
all’indebitamento dimostra come sia stata confermata tra il 2013 e il 2023 la tendenza, già in atto
a partire dal 2010, volta a limitare il ricorso all’accensione di nuovi mutui. In dieci anni, infatti,
abbiamo fatto ricorso all’indebitamento soltanto per la realizzazione di due opere necessarie: la
riqualificazione del centro sportivo “Tesino Nord” e, ovviamente, la riqualificazione del
Lungomare della Repubblica che, considerata la centralità del settore turistico per l’economia
grottammarese, non poteva essere ulteriormente rinviata. Il debito residuo del nostro Comune
è comunque assolutamente sostenibile. Lo dimostra non solo l’indice di “Incidenza degli interessi
passivi sulle entrate correnti”, attualmente al 3,02% (ampiamente al di sotto della soglia del 10%
stabilita dall’articolo 204 del TUEL – Testo Unico degli Enti Locali), ma anche, e più semplicemente,
il totale considerato nel suo valore assoluto: a fronte di un ammontare complessivo di entrate
correnti nel 2022 pari a 18.357.437,18 €, il nostro debito residuo ammonta a 15.420.521 €;
per fare un esempio, è come se una famiglia con un reddito annuale di 35.000 € sottoscrivesse
un mutuo di 35.000 € per acquistare una nuova auto da pagare in 30 anni!
Avendo deciso di limitare il ricorso al nuovo debito, abbiamo al contempo stabilito di aumentare
lo sforzo per ottenere maggiori finanziamenti dagli Enti sovraordinati, regionali, nazionali
e internazionali. L’istogramma “Fonti di finanziamento degli investimenti 2013 – 2022”
rappresenta in maniera chiara come sul totale di 16.788.113 € di risorse disponibili per opere
già realizzate o in corso di realizzazione soltanto 4.449.042 € (il 26,50%) derivino da fondi
comunali; tutto il resto, i due terzi del totale, siamo riusciti ad ottenerlo grazie a trasferimenti
esterni.
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