Page 142 - La_mia_parte
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Fummo costretti ad attivare nuovi servizi sin dai
primi giorni dell’emergenza. Nei primi mesi le
mascherine anticontagio erano introvabili, lo
ricorderete. Decidemmo comunque di
organizzare una distribuzione gratuita alla
cittadinanza attraverso l’impiego sul campo del
sistema di Protezione civile comunale. In tre mesi,
con campagne di consegna porta a porta, abbiamo
distribuito circa 3.000 mascherine chirurgiche e
quasi 10.000 mascherine in tessuto, alcune delle
quali cucite da sarte locali, grazie anche alla
collaborazione della associazione “Kothon”,
investendo un importo di quasi 30.000 €. Più di
13.000 € furono necessari per le campagne di
disinfezione anticovid: tracciavamo con il GPS il
passaggio dell’auto che vaporizzava nell’aria il
disinfettante, per essere sicuri che tutte le vie più
densamente abitate fossero toccate. Le luci gialle dei
lampeggianti svegliavano le strade deserte. Allora
non credevo affatto nell’utilità di quegli interventi,
oggi men che meno. Eppure furono necessari per
rassicurare la cittadinanza, che li domandava con
insistenza. Alleviare la tensione emotiva di tutti fu
un compito non secondario allora. Più complessi ma
fondamentali furono comunque i servizi a
domicilio di distribuzione dei farmaci e della
spesa, indispensabili per gli anziani, gli ammalati e
per i nuclei familiari in quarantena o in isolamento
obbligatorio. Inoltre, le nuove norme ci imposero di
riorganizzare completamente la procedura per la
raccolta dei rifiuti.
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