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Il nuovo pulmino sarà utile anche per potenziare il
servizio di trasporto delle persone più anziane. Insieme
ai bambini, le persone della terza età sono quelle che
hanno sofferto maggiormente per le restrizioni imposte
dall’emergenza sanitaria, che ha compromesso seriamente
anche la funzionalità dei loro Centri sociali. Per questo
abbiamo continuato a sostenerli economicamente e
abbiamo approvato un nuovo regolamento per il
funzionamento dei Centri che consentisse loro di
rinnovarsi e ampliare le attività e i servizi. La pandemia
ha reso molto più complesso questo processo di
trasformazione e cambiamento, necessario per
conformare la proposta dei centri sociali al mutamento
generazionale in corso. È ancora presto, dunque, per fare
un bilancio, ma si vedono segnali estremamente positivi
in una realtà come il centro “Ischia I”, che ha accolto gli
associati del centro “Fulgenzi” – costretto a sospendere
le attività dopo il Covid – e insieme a loro ha costruito
un piano delle attività che permette alle generazioni di
incontrarsi. L’altro giorno sono andato a trovarli e ho visto
nonni e nipoti giocare insieme a scacchi, all’interno di
un corso appositamente organizzato dall’ACLI! Con lo
stesso spirito avevamo realizzato nel 2016 il progetto
“Orti di mare”, trasformando uno spazio verde senza
anima della marina ottocentesca nel primo orto sociale
della città, diviso in 4 lotti da 100 mq, assegnati tramite
bando pubblico a giovani e anziani che intendessero
prendersene cura. Anche in questo spazio le generazioni
si sono incontrate e continueranno ad incontrarsi, attraverso
l’organizzazione di laboratori didattici e visite scolastiche,
recuperando il rapporto che si sta perdendo con la natura.
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