Page 95 - La_mia_parte
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È famosissima la frase pronunciata dalla “locomotiva
umana” Emil Zàtopek, l’atleta cecoslovacco che fece
la storia vincendo tre medaglie d’oro alle Olimpiadi
di Helsinki nel 1952 (sbattuto poi dal regime
comunista a lavorare nelle miniere di uranio, perché
aveva sostenuto la Primavera di Praga): «Un atleta non
può correre con i soldi in tasca. Deve correre con
la speranza nel cuore e i sogni nella sua testa».
Sicuramente l’avrete già sentita, ma la forza di questa
affermazione è sempre rivoluzionaria nella sua
semplicità: essa continua a parlare ai giovani di oggi,
a quelli che proprio ora si stanno allacciando le
scarpette a bordo campo, a quelli che di corsa hanno
finito i compiti della scuola per arrivare puntuali agli
allenamenti, alle migliaia di ragazzi e di ragazze che
in questo momento stanno sudando felici insieme
a tanti coetanei. A tutti loro, Emil ricorda che non
può essere il denaro ad ispirare un campione e che
tanti modelli di successo e di ricchezza propagandati
dalle pubblicità, zeppe di testimonial sportivi, hanno
poco a che fare con l’eroismo dello sport.
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