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Vado particolarmente fiero, poi, per la creazione non essere l’on. Alceo Speranza (1878-1945).
e la sistemazione di tre nuovi parchi, dei quali Ad esso è stato intitolato il belvedere. In occasione
ci siamo riappropriati come cittadini. dell’inaugurazione, che si è svolta il 13 maggio
Innanzitutto il Parco di Monte Castello, un nodo del 2018, grazie all’idea dell’amico Gianluca
progettuale, nel quale i principi della rigenerazione Traini, abbiamo ristampato in copia anastatica la
urbana, della valorizzazione del verde pubblico lettera pubblica inviata nel 1917 dall’on. Speranza
e della proposta culturale si sono intrecciati in a Ernesto Teodoro Moneta (1833-1918), unico
maniera significativa ed esemplare. L’area, estesa italiano ad aver conseguito il Premio Nobel per
per 5500 mq, appartenuta un tempo alla famiglia la Pace nel 1907.
Speranza, era stata ingoiata dalla vegetazione.
Il progetto di recupero ha previsto la sistemazione Il secondo parco è il più recente e sta nascendo
del verde, l’illuminazione del parco, l’arredo in un luogo affascinante e poco noto della città,
urbano e la creazione di un suggestivo belvedere la grande area verde compresa tra via Cilea
che prolunga quello adiacente del castello e via Toscanini, immediatamente sopra l’edificio
medievale, creando uno spazio verde complessivo scolastico “Giacomo Leopardi”. Non vi dico i
di quasi 10.000 mq. rifiuti che ci abbiamo trovato dentro, gettati da
Da questo nuovo parco, la vista spazia sul mare e qualche irresponsabile e occultati dalla vegetazione,
sulle campagne circostanti. Un luogo suggestivo la prima volta che lo abbiamo pulito per bene!
per rilassarsi nel verde, adatto a ospitare anche Grazie alla vittoria di un bando del Ministero
eventi culturali. Il nume del parco non poteva dell’Interno siamo riusciti ad ottenere un
contributo di 400.000 € per consolidare la scarpata
50 ovest del parco, strutturare i terrazzamenti,
costruire dei percorsi e fornirli dell’illuminazione
pubblica. Sarà una meraviglia organizzare dei
pic-nic in questo nuovo parco urbano, che negli
anni a venire potrà essere attrezzato a seconda
delle necessità. Mentre scrivo, i lavori sono appena
conclusi. Lo abbiamo chiamato il Parco del Colle,
restituendogli il nome con il quale era individuata
l’area nel vecchio catasto.